Nicola Villa – Di navi, di uomini, di pesci

” Quello proposto da Nicola Villa è il ritratto di un paesaggio e di un paese, naturale e umano, che resiste e trema, lungo sponde assolate depositarie di contraddizioni e di fascinazioni. Il Mediterraneo è il soggetto della sia rappresentazione, debitore di storici splendori e, con un misto di temporanee decadenze, specchio e immagine di un destino noto, per certi versi fatale. Non sfugge alla sua pittura un sapore nel quale riconoscersi e dove sentirsi naufragare in un denominatore a tutti comune : pescatori e pescherecci, uomini e pesci, navi e reti si muovono dentro a un mare dal passato illustre che oggi rivela i suoi limiti di finitezza e rivendica il suo stato di risorsa.

In questo ciclo di lavori esprime il desiderio di descrivere la complessa evoluzione sociale ed economica che ridefinisce lo statuto del mare, tematizzando come risorsa e come luogo di sfruttamento. Attraverso una suggestiva figurazione che si avvale di storiche icone, scoperte e ridisegnate, Nicola Villa propone un collage pittorico fatto di tele, carte, installazioni, sculture”

Estratto del testo critico a cura di Luca Beatrice

 

 

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